Partenza a razzo per i Rays Lights
Mettete insieme 4 uomini di baseball con tanta passione e competenza, un gruppo di talentuosi giocatori con esperienze in campionati esteri professionistici vogliosi di trasmettere il loro “sapere” alle giovani leve e una società sportiva dinamica disposta a condividere le proprie strutture con tutti gli appassionati di baseball ed otterrete una miscela esplosiva.
Si è appena concluso nel week-end del 14 e 15 Gennaio e con un successo al di fuori di ogni aspettativa il primo camp dei Rays Lights, neonata associazione di giocatori-allenatori di baseball di scuola Nettuniana nei campi della Polisportiva San Giacomo. Un camp a cui hanno potuto partecipare tutti i ragazzi che avessero avuto voglia di farlo, senza distinzioni di squadra e senza veti da parte di società avversarie. Il camp che inizialmente era previsto per un massimo di 50 ragazzi, ha avuto una richiesta tale che gli organizzatori sono stati costretti ad aumentare il numero massimo fino a 60. “Non oltre, per non peggiorare il rapporto coach/ragazzi, che si è mantenuto al massimo a 1:8-9” dice uno degli organizzatori Giuseppe Mazzanti.
Il camp ha visto l’adesione entusiastica di molti campioni del nostro sport che si sono resi disponibili con estrema umiltà a condividere con i ragazzi le loro esperienze e competenze, “…Nella speranza di avervi trasmesso anche una sola cosa tra le mille di cui abbiamo parlato in questi due giorni …” come ha affermato la guest star del week-end Alex Liddi, campione che ha militato anche in MLB e che vanta tra i tanti, il record di “primo italiano ad aver battuto un Home Run in MLB”
Il camp si è svolto il Sabato complice una bella e fredda giornata di sole invernale, presso gli impianti del San Giacomo Baseball di Nettuno, mentre la Domenica viste le pessime previsioni meteo in una struttura coperta vicina ad Anzio. In fondo il baseball è anche “l’arte di giocare in difesa” ed è bene prevedere ogni possibile alternativa con velocità e rapidità di esecuzione. Ed in questo gli organizzatori ed i coach si sono dimostrati per quello che sanno fare anche in campo.
Mauro Salciccia uno degli organizzatori, protagonista nella stagione 2016 per la conquista della serie A con la Fiorentina Baseball, dice: ” Questa è stata una prima prova della nostra associazione, la nostra volontà è quella di ripetere questi eventi, magari anche in altre città e regioni d’Italia. Abbiamo intenzioni ambiziose: per prima cosa quella di organizzare in estate e con la stessa formula un camp di 5 giorni e poi grazie a persone vicine a questo ambiente, quella di poter allacciare rapporti con almeno una squadra di MLB che possa permetterci di presenziare a qualche torneo negli States. L’entusiasmo intorno a questo sport è potente e contagioso e vedere tutti questi ragazzi insieme con una passione comune al di là del cappellino che indossano (alcuni anche di squadre avversarie storiche), ci ripaga di ogni sforzo profuso per questa 2 giorni. “
Alla fine tutti in fila stanchi ma felici, per foto ed autografi di rito, contenti di aver passato due belle giornate intese di sport e per aver fatto nuove e sane amicizie, forse uno degli scopi principali per cui tutti noi genitori portiamo i nostri figli a giocare.