Alessandro Cappuccini, neoeletto FIBS: “Il cambiamento è necessario!”
Lo sappiamo, l’Assemblea Elettiva dello scorso 28 novembre ha chiamato il gruppo Change Up e Andrea Marcon, alla guida della Federazione per i prossimi quattro anni. Tra i candidati erano tre i toscani in corsa. Tra questi il grossetano Alessandro Cappuccini ha avuto la soddisfazione di centrare l’obbiettivo e di far parte del nuovo esecutivo del batti e corri nazionale, risultando eletto come rappresentante dei tecnici con 197 voti, davanti a Micheli, 176, e Gamberini, 173.
Alessandro, che fa parte della squadra di Change Up, ha dei grandi trascorsi nel baseball nazionale e grossetano. In attività dal 1977 al 1992 si è distinto nelle file del grande Grosseto degli anni ’80 come lanciatore talentuoso e di qualità ed ha contribuito alla conquista dei due storici scudetti dei biancorossi nelle stagioni 1986 e 1989. Successiva la decisione di diventare arbitro. Anche in questo ruolo, negli anni è riuscito rapidamente a emergere fino a dirigere 360 gare a livello nazionale, 86 a livello internazionale, di cui 36 come arbitro a casa base, risultando, nel 2008 e 2009, miglior arbitro della IBL. Nel 2009 ha diretto la finale dei mondiali a Nettuno tra Cuba e Stati Uniti. Terminata questa esperienza è stato chiamato a dare una mano alla rinascita del baseball grossetano dalla società Bsc Grosseto 1952 che, partendo dai più piccoli, ha grandi ambizioni per un ritorno ai vertici nazionali. Non si è lasciato sfuggire questa nuova scommessa e già quest’anno ha conquistato il suo primo titolo regionale nelle vesti di allenatore della squadra ragazzi.
Abbiamo raggiunto Alessandro Cappuccini per sentire quali sono le sue idee e le sue emozioni per questo nuovo importante incarico ai vertici FIBS.
L’Assemblea Elettiva ha dato fiducia al movimento Change Up di Andrea Marcon a cui lei ha deciso di aderire, come siete venuti in contatto e quali punti del programma si sente di condividere maggiormente?
Sono stato contattato questa estate da Barbara Zuelli, componente della squadra Change up, ci siamo incontrati con Gigi Mignola e Andrea a Grosseto. Mi hanno messo a conoscenza del programma chiedendomi di farne parte. Ho subito sposato il progetto in tutto gli aspetti, in particolare quello tecnico.
La Federazione è stata guidata negli ultimi 15 anni da Riccardo Fraccari e Change Up è sempre stato molto critico nei confronti della sua gestione recente. Come vede la transizione ed in che clima si auspica essa possa risolversi?
Rispondo semplicemente soffermandomi su quelle che erano e che sono le attuali condizioni del nostro amatissimo sport in Toscana, la mia regione. Ho avuto la fortuna di vivere un periodo felice del baseball italiano, quello degli anni 80, in serie A c’erano 12 squadre, ben 4 squadre della Toscane: Firenze e Grosseto le più titolate, ma anche Castiglione della Pescaia e Livorno, tantissime erano le squadre in serie B e ancora di più nelle categorie più basse. Si giocava a baseball in posti inimmaginabili, persino a Larderello (LI). E ora? Io vivo a Grosseto dove il campo principale che potrebbe ospitare 5000 spettatori, quando va bene ne ospita 20. In questo momento il nostro sport sta toccando i livelli più bassi mai raggiunti e da qui è ora necessario ripartire, quindi il cambiamento è quanto mai necessario e spero di poterne essere un artefice, lavorando con dedizione e serenità su un programma condiviso perché sono convinto che solo così si potranno raggiungere i risultati migliori.
Rappresentante dei tecnici nel Consiglio federale: quali sono gli argomenti che proporrà per primi all’attenzione della nuova Federazione?
Come ho precedentemente detto c’è un preciso programma: per quanto riguarda la parte tecnica è prevista una formazione continua dei tecnici utilizzando molto di più i mezzi tecnologici che abbiamo ora a disposizione, focalizzandola su un corso base che certifichi alcune competenze, lasciando il resto all’iniziativa del singolo tramite aggiornamenti tradizionali e, magari, uno strumento online a cui tutti possano accedere. Un curriculum sarà poi la certificazione che dimostrerà ciò che ogni tecnico ha imparato e gli obiettivi che ha raggiunto.
Oltre ad essere stato un giocatore e un arbitro ed avere eccelso in entrambe questi ruoli, oggi si dedica ad allenare i giovanissimi. Che tipo di soddisfazione ha tratto da queste sue attività? Il Baseball toscano sta vivendo, negli ultimi anni, un momento di appannamento. Grosseto, la sua città, sta attraversando un momento particolarmente difficile, altre piazze come Sesto Fiorentino e Firenze stanno risollevandosi e si affacciano ai vertici dei campionati nazionali. Come vede il futuro del baseball nella nostra regione e quali consigli vuol dare ai giovani che praticano questo sport.
Mi fa molto felice vedere che Firenze e Sesto Fiorentino siano in crescita, stanno lavorando bene, stanno investendo sui giovani così come altre realtà toscane. Sono tante le società che con puro spirito di sacrificio si stanno impegnando per mantenere vivo questo sport, con alcune ho già avuto uno scambio di opinioni e presto li avrò anche con le altre, voglio che sentano che la federazione è presente nel territorio e disponibile ad ascoltare i vari problemi per dare una mano a risolverli. Sarebbe bello vedere al più presto un TORNEO DELLE REGIONI, organizzato anche in Toscana, proprio per sfruttare la sua centralità e i numerosi impianti di Firenze e Sesto.
Per tornare alla parte iniziale della domanda posso sicuramente affermare che le soddisfazioni e le gratificazioni avute nella mia carriera sono molte, vorrei però sottolineare l’importanza dell’esperienza che sto facendo con quest’ultima attività, allenare i ragazzi è per me un’attività di grande soddisfazione, oserei dire quasi una linfa vitale; già nel 1994 e nel 1995 avevo fatto un’esperienza da allenatore, ho ripreso tre anni fa con il BSC GROSSETO 1952, una società con appena 12 ragazzini. Ho consigliato alla società di investire sui tecnici e grazie alla passione di amici che mi hanno dato una mano abbiamo creato uno staff tecnico importante formato da ben 14 allenatori. Oggi il Bsc conta più di ottanta tesserati e sicuramente potremo allestire per il 2017 cinque squadre di cui una composta da sole ragazzine. Ma Grosseto non ha solo questa realtà, c’e una prima squadra che milita in serie A, Jolly Rogers, una squadra di serie C, altre tre società che fanno attività govanile con ottimi risultati, lo Junior YMCA e l’ASD Grosseto. Il mio sogno è quello di unire queste realtà per formare una squadra in massima serie, risvegliare l’interesse dei tifosi, riportarli allo stadio e rivedere gli spalti gremiti come negli anni 80. Forse è un desiderio troppo ambizioso, ma la vita è fatta anche di sogni e allora….lasciatemi sognare!
Grazie Alessandro e in bocca al lupo per l’importante impegno da Allenatore e Dirigente Federale!
Le foto sono della FIBS e del Bsc Grosseto