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Bentornata Francesca Salvatori !

E’ un anno particolare questo per Francesca Salvatori, giocatrice di softball classe ’66. E’ l’anno del nuovo esordio in serie A! Nemmeno lei si sarebbe aspettata tutto questo… tornata al campo qualche mese fa per accompagnare la figlia Nicole che prova a seguire le orme materne, si è trovata prima a aiutare quando c’era bisogno Manolo Iglesias, il manager delle White Tigers Massa, durante gli allenamenti, poi addirittura tesserata per aumentare il roster un po’ ristretto di questa stagione. “Vieni quando puoi, ci aiuti, dai consigli alle ragazze” le è stato detto e lei, felice di aiutare tanti amici, ha risposto di si. Due settimane fa, nell’ultimo inning di gara 2 contro le Nuove Pantere Lucca, Manolo le chiede se se la sente di fare un turno in battuta e lei, da guerriera quale è, si infila i guantini, prende la mazza e entra nel box di battuta. E poi, domenica scorsa, dopo che il seconda base Margherita Conti ha preso una brutta pallinata nella gamba ed è costretta ad alzare bandiera bianca dopo gara 1, i tecnici le si avvicinano e chiedono se vuole provare e scendere in campo in quel ruolo. Francesca, senza pensarci un secondo, con gli occhi che le brillano come due diamanti ( per una giocatrice di softball non potrebbe essere altrimenti ) risponde presente e scende in campo. Sono passati circa 20 anni dall’ultima volta che lo ha fatto e il cuore le batte quasi come al primo esordio, quello di una ragazzina che ha scritto pagine di storia del nostro sport… e ora questa ragazza torna nuovamente a calpestare la terra rossa e lo fa benissimo, con una eliminazione al volo e una assistenza al prima base!! Bentornata Francesca, nel tuo cuore batte ancora la passione per il softball e il softball ha ancora bisogno di te!!!

 

Francesca Salvatori, raccontaci di te!

“Ho conosciuto prima il baseball perché mio fratello aveva iniziato a giocare nell’ABC MASSA e mio cugino, Verardi Fabio, fu richiesto dal Livorno, come lanciatore mancino. Coincidenza volle che all’ultimo anno delle medie, Luisa Parmeggiani, mia cara amica nonché mia futura lanciatrice, venne a scuola a parlarci del SOFTBALL !!! Decisi cosi di iniziare questo sport dopo gli esami di 3^ media. Il mio primo campionato fu nel 1980 giocato in  seconda base ma ben presto venni provata in altri ruoli fino ad approdare a quello che più mi rappresentava in quel momento: il catcher

Mi piaceva avere tutta la visione di gioco davanti e incoraggiare la squadra sostenendo soprattutto la lanciatrice. Mi sentivo a casa…in tutti i sensi? All’epoca dicevano che ero forte perché non passava nulla… riuscivo a prendere tutti i lanci pazzi e questo grazie alla preparazione che facevo. Ad ogni allenamento ricevevo 3 lanciatrici, poi non avendo lo schermo di battuta come esiste adesso, mi toccava ricevere l’allenatore che faceva battere tutte le mie compagne….infine potevo togliermi l’armatura e fare allenamento di battuta… dopo di ché si faceva la difesa con gli schemi di gioco… e infine palle dietro e lanci pazzi…. Arrivò ben presto la 1^ convocazione nella rappresentativa Toscana e successivamente quella per le selezioni della NazionaleErano state viste più di 400 ragazze a Roma all’Acquacetosa e ne vennero scelte 17 in  previsione dei Campionati Europei del 1984 disputati ad Anversa.

Chicco Soldi, Giacomo Livi e Franco Cippitelli ci portarono in Belgio a disputare gli Europei della Seniores.

Credo sia stato l’unico europeo nella storia del SOFTBALL dove ragazzine tra i 15 e i 18 anni si sono scontrate con realtà più grandi di loro… Si arrivò in finale ma si perse contro l’Olanda… l’Italia si classificó al secondo posto…. Per la Federazione di Bruno Beneck fu un successo !!!

Feci altri tornei con la Nazionale ma la soddisfazione più grande fu quella di essere riuscita per anni a dividermi nei ruoli di allenatrice e giocatrice della mia squadra, fino al 1994 quando la Società prese Simon Iacopino come allenatore e con lui si arrivò a vincere i play-off e promuovere in serie A ….

Nel giugno ’96, a 30 anni, venni convocata nuovamente in Nazionale da Tonino Micheli che ci portò in Canada, a Vancouver per una serie di tornei in preparazione delle Olimpiadi del 2000… Fu un’esperienza unica e irripetibile… Purtroppo in campionato subii un infortunio alla spalla dx e piano piano dovetti rallentare il ritmo di preparazione per stare a quei livelli.

Nel 2000 non riuscii a rimanere nella rosa della Nazionale come atleta ma ricevetti la convocazione come tecnico della Nazionale categoria cadette insieme a Giancarlo Bianchi e l’anno dopo, come tecnico della categoria ragazze.

Nel 2002 scelsi di mollare tutto per sposarmi e avere dei figli. Ne ho avuti 3 , attualmente hanno raggiunto un’ età che mi ha permesso di riavvicinarmi al softball e assaporarne tutto il suo fascino!!”

Grazie Fabrizo Belli e Francesca Salvatori per la bella storia che ci avete raccontato