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Elezioni, il giorno dopo

Fibs + flag

 

andrea-marconIeri a Salsomaggiore l’Assemblea Elettiva della FIBS ha scelto Andrea Marcon.

Abbiamo visto in che modo: al ballottaggio sono andati Fochi con il 43% dei voti e Marcon con il 34, mentre Antolini aveva messo insieme il 21% delle preferenze alla prima votazione.

Il testa a testa si è concluso a favore di Marcon con il 51% dei voti sullo sfidante Fochi che ne ha messi insieme il 49%.

Il dato di fatto è evidente, in entrambe le votazioni è prevalsa la voglia di cambiamento che fosse una rottura con la gestione precedente, che fosse una cambiamento radicale rispetto agli ultimi 15 anni di regno ininterotto di Riccardo Fraccari.

Poteva essere scelto Fochi, ma la sua vicepresidenza, la sua investitura da parte della vecchia gestione hanno pesato più delle sue idee di cambiamento versione soft.

Per quello che abbiamo potuto vedere, Change Up, il movimento di Marcon, ha avuto un merito, quello di lavorare su un progetto partendo da molto lontano con risorse proprie ed idee che pian piano si sono affinate con l’apporto dei molti addetti ai lavori che sono andati a rinforzare la squadra. Change Up ha presentato la propria candidatura oltre un anno fa, utilizzando internet ed i social per farsi conoscere, organizzando meeting ed incontri sul territorio per presentare le proprie idee ed affinare il programma con l’esperienza ed i consigli degli intervenuti. La stessa cosa non l’abbiamo vista da parte di Fochi, la stessa energia, la stessa grinta, la stessa voglia.

Nei molti post che si potevano leggere ieri ed anche in queste ore, traspare la sorpresa sia da parte dei supporters di Fochi che di quelli di Marcon. La differenza è minima nel risultato e questo è normale. Da parte dei più radicali sostenitori si legge: “ora vediamo cosa sapranno fare loro”, “ora basta con gli amici”, “non sono nuovi, sono scarti precedenti”, “basta con la mafia toscana”. Addirittura! Sinceramente ci viene da sorridere. Il nostro sport è talmente ridotto al lumicino che son sempre gli stessi, siamo sempre noi poveracci, nel pentolone a dover mestare e rimestare.

I tuttologi non si sprecano e si dividono, come in qualsiasi oggetto di conversazione, tra quelli che si mettono sempre di traverso su qualsiasi cosa venga detta e quelli che magari più in silenzio e sottotraccia da oppositori, passetto dopo passetto, cambiano idea e si ritrovano ad appoggiare i nuovi padroni. E’ più conveniente in questi casi, lo si sà.

I programmi li avete letti, li avete ascoltati? Tutti hanno un minimo denominatore comune: ripartire dalla base, dalla scuola, per recuperare quello che è stato perso in questi anni in termini di giocatori, appassionati, di base, appunto.

Ieri l’Assemblea ha deciso semplicemente di accelerare queste esigenze, tagliando con il passato. Un punto ed a capo che mai e poi mai può essere netto, con il disconoscimento di quello che è stato fatto finora, con l’esperienza, sia essa positiva o negativa, degli ultimi anni.

Siamo sempre i soliti quattro gatti, è forse possibile far da sé senza che il movimento (che si è spaccato a metà ieri nell’urna) possa tornare unito per lavorare con energia per uno sviluppo comune?

Di questo, sentiamo, ci sia veramente bisogno.

Detto questo, le nostre congratulazioni e i nostri migliori auguri al nuovo Presidente Andrea Marcon.

I prossimi quattro anni sono i suoi, come troppo spesso si sente dire: “Lasciamolo lavorare”. Ma anche lavoriamo con lui per aiutarlo ad attuare il programma ed i cambiamenti che si è prefisso.

Siamo una testata regionale, a conclusione vogliamo congratularci con Alessandro Cappuccini, toscano, grossetano, che è stato eletto in Consiglio Federale in rappresentanza dei Tecnici.

 

Leggiamoci il programma di Marcon

Questi tutti gli eletti in Consiglio

 

Le foto sono della FIBS

consiglio-federale-2016

 

 

 

Un pensiero su “Elezioni, il giorno dopo

  • Fuori dal commento, bene o no, mi salta all’occhio un dato preoccupante, al quale faccio outing come società: 175 società presenti su 276, di cui 59 deleghe…..
    Poco più della metà.
    Questo vuol dire che il nuovo presidente ha poco più del 50% del 50% delle società!
    Secondo me questo è il dato primo da cambiare.
    Grazie
    Luigi

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