Il Baseball è Poesia!
Curare il nostro piccolo blog è certo una soddisfazione, ma credeteci, è altrettanto faticoso e i momenti in cui ci diciamo “chi ce lo fa fare” sono molti di più della riconoscenza manifestata. A volte però capitano quelle cose inaspettate che, in gran parte, ci ripagano dei tanti sacrifici spesi. Questo è uno di quelli.
Abbiamo ricevuto un messaggio ed una bella poesia, un bel pensiero dedicato al Baseball. Chi ce lo ha inviato è Stefano Duranti Poccetti. Gli abbiamo chiesto di dirci qualcosa di sé, per presentarsi, per fare questa breve introduzione e….
Laureato in Discipline Letterarie Artistiche e dello Spettacolo, giornalista pubblicista mi occupo in particolar modo di critica. Sono direttore e fondatore del quotidiano web Corriere dello Spettacolo e collaboro alle riviste Sipario e Il Borghese, nonché al quotidiano Il Giornale nella sezione Il Giornale Off. Curo inoltre la rubrica radiofonica Evocazioni Musicali, alla Scoperta di Nuovi Continenti su La Fenice Channel, web radio del Teatro La Fenice di Venezia. Dal punto di vista letterario, ho pubblicato Storie del Santo Maledetto (Akkuaria, 2014), Frammenti dalla Senna (Ensemble, 2016) e Per una Nuova Commedia dell’Arte (Akkuaria, 2017)
E’ stato l’anno scorso, non c’è una ragione precisa, volevo provare questo sport, che da tempo m’incuriosiva. Allora ho provato e mi è piaciuto molto, così adesso gioco nella squadra amatoriale di softball dell’Arezzo, i Parrots
La vita è una palla da baseball
Scendendo in quel campo,
Lo sai, stai per toccare il terreno della vita.
Quando lanci la palla, la batti, la rincorri
ti stai inebriando dell’elisir dell’esistere
e dell’esistenza stai vivendo tutte le sue facce.
Sarà un caso che ti trovi dentro un diamante,
con tutte quelle sfaccettature che danno luogo
a un numero di combinazioni inimmaginabili?
No, non è un caso, perché tu stai dentro la vita,
sei sceso nel campo della vita e così
sei sceso in quello dell’incertezza.
Quando attendi una palla
non saprai mai cosa aspettarti. Così come nella vita
potrebbe andare tutto liscio con quel rotondo ammasso
di sughero e di cuciture che ti arriva sul guantone,
come servito su un piatto di argento;
potrebbe andare tutto storto,
potresti sbagliare tu il tempo!
Potrebbe essere lei a deviare il suo tragitto
improvvisamente e ti potrebbe sfuggire
proprio quando pensavi di averla in pugno.
Il sole potrebbe insinuarsi nei tuoi occhi e così illuderti,
perché i suoi raggi per te non sono calcolabili;
il rimbalzo potrebbe illuderti,
perché tu non saprai come sarà l’impatto sul campo
e quando la vedrai battere sulla terra rossa
e vedrai alzarsi in aria tutta quella polvere
che la protegge come un’aura mistica
per te sarà impossibile sapere se la prenderai,
almeno finché non sentirai quello “stoc!”
e te la vedrai dentro al guanto.
Proprio come una donna che quando pensi
che sia già tua ti sfugge all’improvviso
senza sapere il perché e il come,
così accade alla palla da baseball,
tua amica e nemica, fonte di amore e di odio.
Ma proprio come una donna,
proprio come la vita,
se tu la rispetterai lei rispetterà te,
perché, tu non lo sai amico mio,
ma la palla da baseball ha un’anima,
ha un’intenzione e una volontà
e solo lei deciderà dove si troverà a volare,
e se tu la ami allora lei s’immolerà tra le tue braccia
come la più passionale delle amanti.
Ma, ricordati amico mio, amala nel modo giusto,
e quando l’avrai presa non tenertela stretta con gelosia,
perché poi il corridore della terza correrà
a casa facendo punto e la tua squadra sarà
annientata per colpa di un amore ingenuo e giovanile.
Allora amala e lasciala quando sarà necessario,
amala, ma lanciala nel modo giusto,
in modo tale che gli altri tuoi compagni
possano amarla a loro volta
per poter vincere così la partita tutti insieme.
La palla da baseball è come la vita,
essa rappresenta l’odio e l’amore,
se la temi o la odi anche lei
non si fiderà di te e non crederà nelle tue forze,
se la ami e ti fidi sarà a lei a venire da te
senza che la chiami…
e così vincerete insieme.
Stefano Duranti Poccetti
Stupenda interpretazione del gioco del baseball
Grazie Roberto. ? Stefano