“Monogatari”. Filippo Coppola ci racconta i grandi giocatori giapponesi
di Stefano Duranti Poccetti
All’inizio del 2022 si assiste all’uscita di un libro molto interessante che ha a che vedere col baseball. L’ha scritto Filippo Coppola, esperto della cultura del gioco giapponese, che, col suo “Monogatari” dà luogo a una serie di racconti che ci narrano le imprese dei più importanti giocatori nipponici. Il volume di 176 pagine è stato pubblicato su Amazon con la collaborazione di Baseballmania.eu e Ascesa dei Vinti, per questo la postfazione è stata curata da Jacopo Rossi Lucattini, che così si esprime: “Filippo Coppola ha svolto un’operazione di grande valore, ponendo delle basi che ci potranno permettere di avvicinarci a questo mondo e a questa cultura – così lontana dalla nostra, nonostante tutto.”
Proprio così, Coppola riesce nel suo intento, trascinandoci all’interno della cultura del batti e corri giapponese attraverso le sue figure più emblematiche. Si parla di Sadaharu Oh, Ichiro Suzuki, Eiji Sawamura e tanti altri, che lo scrittore ci racconta in modo approfondito e piacevole. “Mi riferisco a personaggi che nel mondo del ‘batti e corri’ sono sicuramente bene conosciuti nella terra del Sol Levante, dove occupano un posto di rilievo nella mente dei tanti appassionati. Al di fuori del Giappone, tuttavia, i loro nomi evocano spesso pochi ricordi anche agli addetti ai lavori. Personalmente, li reputo al pari di alcuni grandi del gioco, e per questo ho scelto di dedicare il presente libro a farne conoscere le gesta.”, afferma l’autore nell’introduzione. Alla fine di “Monogatari” è presente anche un interessante appendice scritta da Nadia Riccardi, che ci racconta, per esperienza vissuta, il suo rapporto magico col baseball giapponese e col magnifico Kōshien, contribuendo ad aprire questo sport anche verso il genere femminile, per il quale fino a qualche anno fa il baseball sembrava un tabù.