“The Sandlot”. Il campetto dei ricordi.
Di Stefano Duranti Poccetti
Non è certo un film impegnativo, ma “The sandlot” (letteralmente “Il campetto”, tradotto con il titolo “I ragazzi vincenti” nel nostro Paese) è un teen movie molto piacevole, dove il baseball gioca un ruolo trainante. Ora, per la trama completa rimando ai tanti siti presenti sul web, tra cui per esempio Wikipedia. Qui mi limiterò a dire che la storia vede come protagonisti nove ragazzetti di dieci/dodici anni uniti dalla passione per il baseball. Per due di loro questo amore durerà tutta la vita, visto che Scotty Smalls e Benny Rodriguez diventeranno rispettivamente telecronista sportivo e stella dei Los Angeles Dodgers ed è proprio dalla memoria dell’adulto Scotty che riemergono i ricordi legati a una intensissima estate, tra partite, prime infatuazioni e strani incontri, come quello con il signor Mertle e il suo “terribile” mastino, che in fin dei conti di paleserà un cucciolone. Il film si concentra anche sul rapporto non facile tra Scotty e il patrigno Bill, il quale è sempre troppo preso dal lavoro per dare attenzioni al bambino, che da lui vorrebbe apprendere le basi del baseball. Il finale del film coincide con il consolidamento del legame tra i due, quando Scotty riesce a portargli una pallina firmata da tutti i giocatori dei New York Yankees che avevano vinto le World Series nel 1927. La pallina gli è stata donata (scambiata con quella di Bill, reliquia firmata dal “Grande Bambino” Babe e custodita gelosamente in casa, presa incautamente da Scotty, per poi finire in pasto alla “bestia” in seguito a un suo fuoricampo) dal signor Mertle, che si scopre essere stato un compagno di squadra di Babe Ruth, prima di abbandonare il mondo dello sport a causa di un incidente di gioco che gli ha procurato la cecità.
“The sandlot” (film del 1993 per la regia di David M. Evans) non è certo un prodotto di cinema d’Autore, ma è sicuramente piacevole, divertente, ben fatto e girato, ponendo il baseball non come elemento secondario, ma centrale, essendo proprio lo sport del “batti e corri” il motore pulsante della pellicola: uno sport che unisce l’amicizia di nove ragazzi e che riesce a plasmare il legame tra Scotty e Bill. Il baseball, attraverso le gesta dei grandi campioni, permette di sognare, manifestandosi quale ricordo di un’estate indimenticabile nella San Fernardo Valley. Frase emblematica è quella proferita da Babe Ruth, che appare in sogno a Benny: “Gli eroi vengono ricordati, ma i miti non muoiono mai, ascolta il tuo cuore e non sbaglierai mai.”
Una ventata di aria fresca ricordando che lo sport è disciplina , esercizio di resistenza, fortificazione e SQUADRA nel campo e nella vita SEMPRE. Stefano Duranti Poccetti ha decritto il senso del fare squadra attraverso parole che coinvolgono come se fossimo tutti insieme in un campo di calcio quello del “campetto “, appunto ” the sandlot ” Le parole sono veicolo di immagini ed emozioni tutte messe in un “sandlot” senza barriere e confini.Bravo Stefano !