Junior Firenze Reds alza la Coppa!
Si è conclusa la primissima manifestazione agonistica della stagione di Baseball. Un po’ come un anticipo di primavera, un ritorno al baseball giocato, dopo il letargo invernale. Per molti bambini è stato, addirittura, più simile al primo giorno di scuola che a qualsiasi altro evento.
Assistere al cambiamento che porta con sé il vestire una divisa di gioco è sorprendente: il giorno prima un gruppo disordinato, il giorno dopo una compagnia di Marines. Pantaloni troppo lunghi, magliette troppo grandi, ma la divisa è appartenenza e i bimbi lo percepiscono.
Poi la confusione, l’allegria, le urla. Perché è un gioco e dobbiamo sempre ricordare che è un gioco; per confermare le proprie capacità ci saranno altri tempi e luoghi.
Il primo impegno ufficiale. Ma riuscite a immaginare quanta emozione? Le gambe che tremano e non si capisce il perché, non si sa gestire, a quell’età l’emozione. Poi si deve coordinare il movimento di un corpo che, ancora, neppure si è capito bene come funziona.
Correre, conquistare, decidere: quanta fatica! Non importa chi ha vinto, perché hanno vinto tutti.
Però c’è l’allenatore, il colonnello dei Marines. In Toscana ci sono ottimi allenatori che si dedicano ai bambini. Guardate che fare l’allenatore delle squadre dei bambini è una delle cose più difficili che esistano nello sport, nel baseball in particolare, data la difficoltà della disciplina. Un allenatore che si dedica ai bambini non deve avere velleità di vittoria, di supremazia, ma deve solamente amare quello che fa. Deve saper tornare bambino, ma con la responsabilità di un adulto. Deve essere la guida e il conforto, l’alleato e il complice, l’amico e il genitore pro-tempore. Pensate possa essere semplice?
La gioia per una vittoria non è soddisfazione personale, ma orgoglio per aver costruito un piccolo sostegno di una costruzione più grande, che è la crescita di un bambino.
Ma c’è anche un campionato parallelo: quello dei genitori. Quelli che, invece di riposare, dopo una settimana di lavoro, si alzano prestissimo per accompagnare i loro figli alle partite, che si preoccupano, che si arrabbiano, che sono ansiosi, che sono sempre felici, alla fine. Anche i genitori devono fare squadra. Pensate a quale sicurezza può regalare ad un bambino il fatto di essere sostenuto dai genitori, assistito dall’allenatore, aiutato dai compagni di squadra. La sua fragilità emotiva è protetta.
Genitori siate uniti e comprensivi, siate collaborativi, ascoltate i vostri figli, anzi fateli parlare della loro esperienza di gioco.
Quando li guarderete, addormentati sul sedile posteriore dell’auto, stravolti dalla fatica della loro giornata, ma sereni nel loro sonno, ricordate quello che dice l’insegnamento basilare per i genitori dei bambini che giocano a baseball, “solo tre cose devi dire a tuo figlio: “ti voglio bene”, “mettici impegno”, “sono orgoglioso di te”.
Per la cronaca la vittoria è strameritata per i padroni di casa dello Junior Firenze “Reds”. Qualificati alle semifinali come migliore seconda classificata dei tre gironi iniziali, hanno sconfitto l’Arezzo, detentrice del titolo 2015, che era data per favorita anche in questa edizione. Entusiasmante la finale giocata sul filo dei punti. La vittoria è arrivata all’extra inning per 3-2 sul Chianti.
Alla premiazione erano presenti l’Assessore allo sport del Comune di Firenze Andrea Vannucci, il Presidente della Federazione Baseball Toscana Aldo Peronaci, il responsabile della Commissione Gare Toscana della Fibs Stefano Pieri, il responsabile del Comitato Nazionale Arbitri di Firenze Alberto Fiorini.
A Kevin Yepei dell’Antella è andato il premio come Miglior Lanciatore ed al compagno di squadra, Alessandro Bellini quello per il Miglior Battitore. MVP del Torneo Francesco Petrosino dello Junior Firenze Reds.
Domenica prossima alle finali Winter League a Bologna tiferemo Junior Firenze Reds!!
Complimenti a tutti i giocatori e buon baseball.